La Sindrome Femoro Rotulea, è un particolare quadro patologico che coinvolge l’articolazione compresa tra l’epifisi distale del femore e la rotula. La rotula scorre  insieme al tendine in un “solco” (fossa intercondiloidea) e l’azione corretta del quadricipite fa sì che la rotula si muova dentro quel solco senza deviare, nè verso destra nè verso sinistra. In questa patologia il movimento risulta meno fluido e la rotula tende a scontrarsi con le pareti della fossa determinando uno sfregamento molto pericoloso e dannoso che porta nell’immediato ad un dolore infiammatorio, e nei casi più gravi, l’instaurarsi di un vero quadro di artrosi femore rotulea.

Generalmente i pazienti che sono affetti dalla sindrome femoro rotulea accusano dolore nella zona antero-laterale del ginocchio. Colpisce maggiormente Donne, persone comprese tra i 30-50 anni e alcune categorie di sportivi come i corridori (runner) e coloro che praticano sport in cui è richiesto un salto o ripetute flessioni del ginocchio.

Cause:

le cause possono essere molteplici, le più importanti sono:

  • Conformazione della rotula
  • Aplasia dei condili femorali
  • Intrarotazione del femore oppure extrarotazione della tibia
  • Ipotonotrofia di uno dei quattro capi del quadricipite, generalmente si riscontra uno squilibrio del vasto mediale rispetto al vasto laterale, che determina una riduzione delle forza stabilizzante del muscolo, che per primo si oppone alla lateralizzazione della rotula.
  • Retrazione della bendelletta Ileo-Tibiale, del Bicipite Femorale o del Legamento Alare esterno
  • Sovraccarico Funzionale in Flessione del ginocchio come ad esempio dopo una lunga camminata in montagna oppure una sessione sportiva pesante, specialmente se si è praticato uno sport con il ginocchio flesso come ad esempio la pallavolo.

 

Sintomatologia:

Il paziente avverte un dolore generalmente localizzato nella parte mediale del ginocchio, che aumenta durante flessione, e soprattutto riferisce scrosci articolari soprattutto la mattina, ma anche durante la deambulazione.

Tale quadro sintomatologico tende ad aumentare se non adeguatamente trattato, fino ad una rigidità articolare e spesso all’esame obiettivo è presente un tono ridotto del vasto mediale.

Talvolta il quadro infiammatorio evolve in un aumento del liquido sinoviale (idrarto) e il dolore può coinvolgere la parte posteriore del ginocchio, ed arrivare fino alla coscia.

Trattamento:

Dipende dal quadro sintomatologico in cui il paziente si presenta dal medico specialista.

Se il ginocchio è particolarmente infiammato, si procederà ad una terapia farmacologica e/o terapie fisiche come Diatermia, Laserterapia ad alta energia, elettrostimolazione muscolare, con sospensione da ogni attività sportiva.

Nella seconda fase, risulta di particolare aiuto il kinesio taping.

Successivamente si inizierà un percorso riabilitativo che prevederà un rinforzo muscolare del quadricipite, con intensità crescente, focalizzando l’attenzione sul rinforzo del vasto mediale se deficitario.

Al termine di ogni ciclo riabilitativo si consiglia sempre qualche seduta di rieducazione propriocettiva, e un percorso di Rieducazione posturale per migliorare e diminuire le possibili cause, che hanno portato all’instaurarsi di questa fastidiosa patologia.

Per un completo recupero occorre poi valutare l’appoggio plantare tramite un esame statico e dinamico con morfometria dell’appoggio plantare per eventuale ortesi