La spalla è trattenuta nella sua sede da un gruppo di legamenti che costituisce un solido involucro legamentoso che unisce la testa omerale alla glena.

Rappresentando i legamenti della spalla come se fossero le ore del quadrante di un orologio, le lesioni di quelli localizzati da ore 9 a ore 3 (cosiddetti sovra equatoriali) si manifestano principalmente con dolore o con un senso generico di fatica o stancabilità della spalla (cosiddetta SLAP – Superior Labral Anterior to Posterior).

A causa della variabilità dei sintomi questo danno viene spesso confuso con un danno tendineo, quello che una volta veniva genericamente definiti come “periartrite di spalla”.

Quando i danni ai legamenti avvengono nella parte del quadrante dell’orologio che va da ore 3 a ore 9 (cioè nella porzione infra-equatoriale), in particolare da ore 3 a ore 6, la spalla diventa instabile.

Il paziente cioè riferisce che la spalla è uscita di sede (si è “lussata”), solitamente come conseguenza di un evento traumatico.

Una volta che i legamenti si staccano dalla glena (cosiddetta frattura del cercine o lesione di Bankart) in una percentuale minore dei casi il danno cicatrizza spontaneamente e la spalla ritorna normale o quasi.

Più frequentemente la lesione non guarisce oppure la spalla la spalla continua ad uscire: si definisce questa condizione “instabilità di spalla” e normalmente la soluzione più indicata, per evitare ulteriori danni, è il suo trattamento chirurgico.

La situazione si complica ulteriormente quando il soggetto presenta spontaneamente dei legamenti molto elastici (talvolta anche troppo).

Per questo motivo nella visita le spalle vanno distinte sul piano legamentoso in due principali categorie: i normo-elastici cioè i soggetti che hanno normali movimenti con un buon punto di arresto e i soggetti lassi o iper-elastici che hanno una grande facilità nei movimenti, ma che necessitano di una muscolatura tonica per equilibrare i gesti, specie nello sport.